Il 22 maggio 2023, presso l’auditorium dell’Ara Pacis, Via Ripetta 190, Roma, dalle ore 9:00 alle 16:30 si svolgerà il convegno internazionale “Oltre Brandi: 60 anni dalla Teoria del Restauro”. In occasione dell’assemblea generale di E.C.C.O. – European Confederation of Conservators-restorers’ Organizations – a Roma, a sessant’anni dalla pubblicazione della prima edizione della Teoria del Restauro di Cesare Brandi, opera fondante il “restauro critico”, ARI – Associazione Restauratori d’Italia – in collaborazione con CHARTER – European Cultural Heritage Skills Alliance – invita ad una riflessione sul ruolo del restauro dei Beni Culturali in riferimento al mutato contesto storico e sociale.
Dal 1963 molto è cambiato: dal lessico per definire l’oggetto d’intervento, alla vera e propria attività operativa intesa sempre più come processo interattivo e non come esclusivo atto finale.
La professione del Restauratore di Beni Culturali si è totalmente rinnovata attraverso percorsi di studio caratterizzanti, come anche il corpus normativo si è evoluto perseguendo l’obiettivo di garantire la tutela e la conservazione del patrimonio.
L’accesso all’eredità culturale è stato riconosciuto un diritto universale e la convenzione di FARO la identifica come elemento fondamentale per uno sviluppo sostenibile, postulando la compartecipazione della collettività ai processi decisionali riservati al patrimonio.
Stiamo assistendo alla “democratizzazione” del patrimonio culturale: dall’idea dei beni culturali intesi come ambito esclusivo di esperti in materia, al concetto di eredità culturale come elemento fondamentale per il benessere collettivo.
In questo scenario culturale, sociale e normativo di un sistema volto non solo alla tutela ma anche alla valorizzazione, promozione e ampia fruizione, interattiva e partecipata dell’eredità culturale europea, ci si chiede:
- Tra la salvaguardia della memoria storica e la sua futura trasmissione, come può il processo di conservazione e restauro favorire l’incontro tra generazioni?
- L’attività di conservazione declinata in tutte le sue forme – preventive + remedial conservation, restoration, maintenance – quale valore economico può generare nei territori? Quali sono le nuove competenze richieste per massimizzarlo?
- Dalla teoria alla pratica, quali sono i cambiamenti nel “fare restauro”? L’evoluzione delle premesse teoriche come ha modificato le risposte operative del settore? (casi studio)
Su questi tre temi si svilupperà la giornata, comprendendo anche altre tematiche della sostenibilità, come la formazione continua, l’equità sociale, l’ambito legislativo, con la partecipazione di esperti, internazionali e italiani, e una tavola rotonde conclusiva.
Per la partecipazione è necessario la registrazione con il modulo allegato in calce. L’evento con interventi in italiano e inglese con traduzione simultanea oltre in presenza sarà seguibile via streaming. I contributi del convegno saranno successivamente pubblicati negli atti.
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