profilo di competenza

 

A.Lorenzetti, Rat der 24, Ausschnitt - A.Lorenzetti /Council of 24, Det.Fresco -Restauratore di Beni culturali – Profilo di competenza

Il Codice dei beni Culturali (D.Lgs 42/2004) nell’ambito dell’esercizio delle funzioni di tutela del patrimonio storico artistico italiano, previste dall’articolo 9 della Costituzione, ha introdotto, con l’art. 29 comma 6, una peculiare “riserva operativa” per il restauratore di beni culturali. In base a tale dettame normativo, infatti, “gli interventi di manutenzione e restauro su beni culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici sono eseguiti in via esclusiva da coloro che sono restauratori di beni culturali ai sensi della normativa in materia.”

Per conoscere, invece, ai sensi di legge, il profilo di competenza del restauratore di beni culturali, ci si deve riferire all’art 1 comma 1 del DM 86/2009 che recita testualmente:

Il restauratore di beni culturali mobili e di superfici decorate di beni architettonici, sottoposti alle disposizioni di tutela del Codice, è il professionista che definisce lo stato di conservazione e mette in atto un complesso di azioni dirette e indirette per limitare i processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni e assicurarne la conservazione, salvaguardandone il valore culturale. A tal fine, nel quadro di una programmazione coerente e coordinata della conservazione, il restauratore analizza i dati relativi ai materiali costitutivi, alla tecnica di esecuzione ed allo stato di conservazione dei beni e li interpreta; progetta e dirige, per la parte di competenza, gli interventi; esegue direttamente i trattamenti conservativi e di restauro; dirige e coordina gli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro. Svolge attività di ricerca, sperimentazione e didattica nel campo della conservazione. Le attività che caratterizzano la professionalità del restauratore sono descritte nell’allegato A al presente decreto.

Le attività caratterizzanti il profilo di competenza del Restauratore di Beni Culturali sono elencate nell’allegato A sempre del medesimo DM 86/2009 e sono:

A – Esame preliminare

A1 – Raccolta delle fonti storiche e documentali, dei dati sull’analisi storico-critica e dei dati relativi

al bene e all’ambiente (anche in collaborazione con le professionalità dello storico dell’arte, dell’archeologo, dell’architetto, dell’archivista, del bibliotecario, dell’etnoantropologo, del paleontologo, e con quelle indicate all’articolo 4).

A2 – Rilevamento e studio delle tecniche esecutive e dei materiali costitutivi dell’opera sia originali sia dovuti a interventi pregressi.

A3 – Valutazione delle condizioni di degrado del bene e delle interazioni tra l’opera e il suo contesto, anche in relazione alle caratteristiche ambientali del territorio, eventualmente mediante prelievo di campioni e prime indagini diagnostiche (anche in collaborazione con le professionalità dello storico dell’arte, dell’archeologo, dell’architetto, dell’archivista, del bibliotecario, dell’etnoantropologo, del paleontologo, e con quelle indicate all’articolo 4).

B – Progettazione

B1 – scheda tecnica

B2 – Prima formulazione del programma diagnostico

B3 – progetto preliminare e definitivo

B4 – Redazione e aggiornamento progetto esecutivo e del piano di

manutenzione.

B5 – imballaggio, trasporto e messa a deposito del bene

B6 – Redazione del piano di conservazione programmata

C – Intervento

C1 – Individuazione dei contenuti qualificanti per la stipula dei contratti con i committenti (pubblici o privati).

C2 – Pianificazione interna relativa all’intervento dell’eventuale struttura operativa (individuazione risorse e vincoli, responsabilità, pianificazioni tecniche e simili).

C3 – Perfezionamento in corso d’opera della progettazione esecutiva, definizione delle modalità d’intervento, dei materiali, delle metodologie e delle tipologie degli operatori.

C4 – Assistenza all’esecuzione di indagini diagnostiche complesse (in collaborazione con le

professionalità indicate all’articolo 4) e prelievo di campioni (anche in collaborazione con le professionalità indica te all’articolo 4).

C5 – Allestimento del laboratorio/cantiere.

C6 – Direzione tecnica degli interventi.

C7 – Esecuzione degli interventi di conservazione.

C8 – Direzione dei lavori; direzione operativa nell’ambito dell’ufficio di direzione dei lavori; supporto tecnico alle attività del responsabile del procedimento.

C9 – Effettuazione dei collaudi tecnici.

C10 – Monitoraggio degli interventi svolti, anche nell’ambito dei piani di conservazione

programmata; partecipazione alle ispezioni e/o ai controlli previsti nei piani stessi.

C11 – Prescrizioni e vigilanza su tutte le operazioni di movimentazione di beni culturali, anche in situazioni di emergenza

D – Documentazione e divulgazione

D1 – Documentazione di tutte le fasi del lavoro, anche mediante grafici, video, files, ecc.; stesura della relazione finale, finalizzata anche alla redazione del consuntivo tecnico-scientifico

D2 – Redazione delle schede conservative.

D3 – Attività didattica specifica, sia teorica che pratica.

D4 – Attività di comunicazione relative ai contenuti e agli strumenti professionali specifici; pubblicazioni.

E – Ricerca e sperimentazione

E1 – Partecipazione a programmi di ricerca e sperimentazione su metodologie di intervento, tecnologie, strumentazioni scientifiche e nuovi materiali per la conservazione (in collaborazione con le professionalità dello storico dell’arte, dell’archeologo, dell’architetto, dell’archivista, del bibliotecario, dell’etnoantropologo e del paleontologo e con quelle indicate all’articolo 4)

D.M._26_maggio_2009_n._86